venerdì 12 giugno 2015

SOMME TIRATE



Quanto tempo... sono cambiate un po' di cose.
Ero smarrito e cercavo aiuto oggi ne offro. Economico no, sono più smarrito che mai ma non mi importa. Nel momento in cui scrivo non c'è un attimo della mia giornata in cui mi annoi o esegua un compito che mi è stato assegnato, che faccia qualcosa controvoglia. E questa è un' esistenza umana.
Lungi dal condurre un' esistenza da pensionato o da disoccupato tipico della cosiddetta generazione X, mi sbatto un sacco. Fra parentesi la generazione X sarà quella che più di ogni altra ne avrà buttato un bel pezzo al culo del potere, che invecchia. Infatti i fottuti boomers sono in dirittura di arrivo alla tanto agongnata età pensionabile e chi viene dietro di loro è nullo: sono professionisti del cazzo che si sono messi in scia a restaurare il già costruito. Poi ci siamo noi. Noi vivi. I più giovani di noi fanno sognare, ma è un argomento ancora da studiare, stupori ancora da vedere, sono figli della scuola sfasciata pronosticata e voluta da Licio Gelli, sono ignoranti come nativi amerindi e non è detto che non si mettano a scalpare quando sarà il loro turno.
Tornando all'argomento odierno: tiriamo le somme. Oroscopo del giorno del Leone:
Salute: non ci lamentiamo, una leggera bronchite dovute al mix esplosivo di ottime sigarette prodotte in iSvizzera con pessimo tabacco in busta polacco (ma potrei aver sbagliato cartine). Rientrati dolori ossei da stanchezza che facevano presagire influenza anche intestinale. Cacca di colore chiaro e media densità che lascia sperare in giorni migliori per i villi intestinali, espettorato chiaro. Potrebbe andarci meglio ma anche peggio, considerando che la terapia psichiatrica è ben tollerata e se ci disattiva i superpoteri perlomeno ci mantiene entro la soglia della legalità.
Lavoro: è qui che il Leone spacca: non guadagna una lira né un euro ma è impegnato su più fronti... In questo momento sono presenti in esposizione presso l' Amantes di via Principe Amedeo in Torino diversi quadri e qualche poster che potrebbero suscitare l' interesse di collezionisti dell' ultima ora o anche, ben vengano, di quella prima. Siamo inoltre dietro all' incisione delle voci riuscite male del disco dei Lilith in Fago, che verrà pubblicato a fine estate e state sicuri che sarà un successone.
Il titolo è Educatori. Last but not least incrociate le dita per il provino cinematografico che avrà luogo la settimana prossima in una non meglio specificata città del nord Italia, per un film in cui desideriamo davvero tanto presenziare, dal momento che uno dei protagonisti sarà un eroe della nostra giovinezza.
Amore: i video non li posto a caso. Guardateli!

E con questo è tutto, vi auguro una buona giornata all' insegna della ribellione nei confronti dei datori di lavoro insensibili e ingrati. Ripagateli con altrettanta ingratitudine senza preoccuparvi più di tanto, essere divisi per essere meglio controllati e dominati è la nostra vocazione, essere pecore è la nostra bandiera... continuiamo pure così, allearsi è faticoso: ognuno per sé e dio per tutti.

venerdì 6 febbraio 2015

PROVATE A CERCARE IL CONTRARIO DI "NINNA NANNA" SULL' APPOSITO DIZIONARIO





Credo sia stato Milan Kundera nel suo libro più famoso a confermarmi l' importanza di un risveglio libertario. Ho letto quel libro durante le ore di Promessi Sposi del ginnasio, quindi non saprei proprio andarvelo a citare a memoria, né ho voglia di scovarlo dalla cantina o da chissà dove...

Ammesso che non sia uno di quei rari casi in cui ho restituito un prestito, o uno di quelli più frequenti in cui non ne hanno restituito uno a me. Ad ogni modo senza l' e-book e la funzionalità "trova", pescare paragrafi da libri letti anni prima non è operazione da 7.47 del mattino.
Altre grandi cose mi ha insegnato Kundera: la prima è che i medici pisciano spesso e volentieri nei lavandini degli ambulatori, apparantemente lì solo per lavarsi le mani. La seconda èche si può ipotizzare un ginecologo eugenetista che impianti il proprio seme forte in tutte le donne apparentemente sterili. E così vi ho spoilerato lo spoilerabile. Se non lo avete letto e ve lo regalano tenetelo pronto per il primo compleanno di adolescente in cui volete figurare un po' intellettuale, il tipo che regala i romanzi di formazione.
Kundera diceva che il risveglio è un arte e va affrontato come tale, senza la violenza barbarica dei dispositivi più o meno crudeli di cui oggi disponiamo e che sono la base delle giornate di un buon novanta percento, potrei stimare, dei giovani occidentali senza disturbi del sonno.
La sveglia è una tortura non so se Kundera o io lo paragonava ad un elettroshock.
Santana diceva che Jim Morrison fosse un liceale viziato, ma anche Santana aveva un pregio e un difeto. Le ultime due proposizioni le ho messe qui per ragioni forse palesemente stilistiche, ma riguardano l' argomento della chiusa, che, non vi preoccupate, giungerà a breve.
I regali di Natale più belli di cui ho ricordo sono il Nintendo 8 bit da bambino e il mio lettore HI-FI in adolescenza. Non ero un gran smanettone e odiavo leggere le istruzione, ma a volte l' inglese scolastico, un po' di immaginazione e la capacità di tradurre le richieste dei display trasformano gli elettrodomestici e gli strumenti tecnologici da nemici incomprensibili e barbari in fedeli alleati.
Quindi ricordo che trovai il modo, col nuovo stereo, di impostare accensione e riproduzione di una canzone che svolgesse la funzione di sveglia, senza correre il rischi di rovinarmi l' intera giornata.
Insieme all' hi-fi i miei amatissimi genitori mi regalarono un disco che amai molto e che considero tuttora un buon lavoro: "So far, so good" di B. Adams. I miei gusti nel frattempo sono cambiati parecchio, intendiamoci, ma Bryan è uno che fa musica, foto e chissà quant' altro con la stessa giovanile gentilezza nonostante non sia più un ragazzino. Non mi sentirei di parlarne male. 
Scelsi "Heaven", per la sveglia. Se avrete voglia e tempo di cercarvela capirete perché.
Ci furono sicuramente altre canzoni che programmai nello stereo per risvegli calcolati in funzione dell' attenuare il trauma del risveglio per la scuola... Sicuramente "Sunday Morning" dei Velvet Underground denuncia di non essere un notturno già dal titolo, e la utilizzai, nonostante non fossero tutte domeniche. L' ultimo ricordo che ho di una "canzone-sveglia" è invece il periodo della fine del liceo, quando tanto ero sempre incazzato, mattino pomeriggio e sera e avevo bisogno di partire con la giusta carica... e allora non c'è stato niente di meglio di "@ in the U.K." dei Sex Pistols anche se a pensarci con il senno di poi e la saggezza di ora, in questa chiave, un risveglio sulle note di "Smells like teen spirit" avrebbe ottenuto un risultato di qualità differente ma uguale quantità.
Vorrei inserie una nota fra le righe: ai tempi in cui preparavo queste sveglie condividevo la stanza con quel povero martire di mio fratello, ancora oggi devo chiedergli cosa ne pensasse, non ricordo se condividessimo la gioia di questo risveglio o meno, se iniziò a nutrire sentimenti di dubbia origine a partire da quelle traumatizzanti mattine. 
Ad ogni modo, quando avevo quasi trent' anni individuai il pezzo definitivo. Quello idoneo al risveglio del giusto per motivi tecnici, emotivi, e fisiologici... quando deciderò, fra poco, di darvi la soluzione, di regalare l' ennesima perla a voi maialetti penserete "era ovvio! COme ho fatto a non pensarci io!".
Prima di farvi dono della mia scoperta però devo ancora introdurre un' avvertenza, sono tempi duri e solitari per tutti, anche per quelli che condividono la casa con famiglie numerose, ma dove possibile, la sveglia migliore rimane quella analogica. Mi spiego: io ho una madre meravigliosa e mattiniera e una malattia di merda che a volte mi rende invalido per mesi. Mesi in cui in passato non potei fare altro che passare notti insonni, prendere sonno all' alba per sfinimento, alzarmi alle cinque del pomeriggio, passare in pigiama il tempo che mi separava da quello che Sbarbaro definì il "Sonno, dolce fratello della morte". A quei tempi dovevo però prendere dei farmaci all' ora di colazione, cioè un paio d' ore dopo aver finalmente preso sonno. Mi madre con una dolcezza incredibile entrava in camera con un caffé e le medicine pronte per l' assunzione.
Il miglior risveglio, quello analogico, non sono le medicine (lo scrivo per gli analfabeti funzionali). Il risveglio migliore è il volto amorevole di qualcuno avvolto dal profumo del caffé.
Per finire ecco la perla: ho trovato il pezzo definitivo per svegliarsi la mattina col sorriso.
L' autore di questo movimento samba-rock si è preso la briga di dare del liceale viziato ad uno dei più grandi poeti del ventesimo secolo. Non mi riferisco ai testi dei Doors, che sono comunque belli ma in qualche modo fortemente ispirati da una certa letteratura romantica e non del tutto originali. Mi riferisco ai versi delle due sillogi "The lords" & "The New Creatures" e probabilmente alle centinaia di altri versi che non abbiamo mai letto perché non pubblicati.
Dico comunque che Santana non ha molto da giudicare, visto che ha scritto una partitura per amore, dichiarato nel titolo "Samba pa ti", quando il risultato è il pezzo più idoneo al risveglio per l' umanità a tutte le latitudini. 
"Samba pa vosotros" è un pezzo che parte dolce e in sordina con un riff molto blando, un suono studiato nel dettaglio, confortante e avvolgente (Santana seppur non capisce un cazzo di artisti ne è uno grande e alla chitarra top ten di sempre, olimpo), fosse stato il periodo in cui studiavo chitarra avrei potuto fornire qualche dettaglio tecnico in più, ma "dimentico tutto" come quella scema.
Comincia con le percussioni spazzolate e gentili, smabesche, mentre il riff va complicandosi, accelera per rallentare e tornare da capo e variare. Quattro giri credo e si riparte da capo, con dolcezza ma sempre qualche spunto di incoraggiamento, il profumo del caffé per capirci, finché non entra la bevanda vera e proprio, l' organo, che vi da la scarica brainwave che vi riporta in vita... il pezzo mantiene per ora il suo ritmo, dettato da una batteria sempre spazzolata e da un basso ad ora quasi invisibile, perché sebbene il giro sia da paura è pur sempre una samba, serve a dare ritmo e a creare un alibi alla chitarra... ma è il basso il vero protagonista della mia speculazione, perché poco dopo l' entrata in scena dell' organo la linea di basso si fa serrata e magnifica e ottimista, dando al pezzo la vera svolta samba, dove la chitarra di Santana seppur perfetta nel suono, nei tanti riffetti e virtuosismi, diventa quasi un profumo di fiori in un campo meraviglioso dove terra ed erba sono i suoi musicisti.
"Samba pa ti" non è una canzone d' amore in senso stretto, si tratta di volersi bene fin da quando si aprono gli occhi. Non credo Santana lo sapesse, credo Jim Morrison pensasse di Santana che era uno in grado di far dormire o svegliare la gente. 


lunedì 2 febbraio 2015

PARE CHE SIAMO IMMORTALI E CHE IL DUCA BIANCO SE LO TENGA PER SE


Pare che il serpente non abbia mai avuto la mano per offrire la mela. Pare che Eva non abbia peccato. Pare che Adamo non facesse nulla di male nel spingere le labbra contro le sue sei paia. 
Sembra che anche Eva apprezzasse le vanterie di Adamo che caricava cesti di frutta pesanti il doppio di quelli di lei.
Pare che ci sia tutto per tutti e che quindi vada punito chi tocca un grammo di cibo più del necessario al suo sostentamento col taglio della mano, proprio come te che suoni il clacson quando sei nervoso, a caso. E non c' è nulla di criminale nel fare l' amore tutta la notte, se non sei mai sazio, anche perché devi scacciare il pensiero del giorno in cui per un motivo o per un altro non potrai più sentire quella stessa pelle contro la tua. E stai pur certo che un uomo solo, triste e incapace di realizzare se stesso è in diritto di pensare qualche istante che nei tuoi panni sarebbe più felice...
Un affamato non può non invidiare la tavola imbandita di un monastero o quella di un sovrano, ma non è peccato senza punizione quello della gola, senza bisogno di cercare soluzioni esoteriche... ci sono i cavalieri dell' apocalisse: cardiopatia, diabete, gotta.
E se un manipolo di criminali si impossessa di tutto e di tutto ti priva e prova a rubarti il tempo dell' amore e quello della musica, il tempo di ridere e quello di bere del buon vino con un amico che deve piangere la dipartita del grande amore, l' ira che uccide è una virtù e non un vizio! 
Il tempo dell' accidia è un giusto indennizzo per quello degli affanni, o la risposta sagace all' impossibilità di smascherare le menzogne da prete delle multinazionali, della comunità scientifica e del potere in generale.
Pare che siamo immortali e che il capitombolo dall' Eden sia avvenuto in un momento di distrazione di Dio, che vede tutto ma ogni tanto si dedica a scrivere bellissime poesie per mano di uomini liberi... pare si sia risolto con un attimo di forte preoccupazione per le reali condizioni cliniche della caviglia di Eva (o di Adamo, non è dato sapere), successive risate per la goffagine del salto dal sasso e una mano tesa a rialzare il compagno.
Perchè un eroe non è colui che non cade mai, ma colui che si rialza.
Pare che siamo immortali e che ci siano un sacco di segreti che ci separano, povero popolo ingenuo, dalla reale sostanza di cui siamo composti noi e l' universo. 
Sicuramente nessuno è in grado di raggiungere a nuoto la stazione spaziale internazionale e chissà quali giuramenti prestano gli astronauti, prima di recarsi a caccia di risposte definitive seduti comodamente sui nostri contributi, protetti da tute che ci costano imposte sul reddito pari a pasti e pasti dei figli dei nostri figli. 
Quando un astronauta trova una risposta, il governo vara il progetto di legge per il prelievo forzoso e ancora soldi servono per approntare la guerra: costruire le armi, addestrare gli uomini ad usarle, approvigionarli, vestirli in modo che una mina antiuomo non gli faccai saltare i testicoli attraverso i quali dovrà produrre un altro soldato.
Pare che siamo immortali ma che facciamo di tutto per non esserlo, come quel povero rampollo Agnelli che voleva così tanto essere povero.
Personalmente, se appartenessi ad una commissione di esseri viventi che abitano la via lattea, dislocata in prossimità della Terra, per osservare la qualità dell' agire dei suoi abitanti e stabilire la proposta di adesione alla comunità interplanetaria... 
Se fossi un extraterrestre che conosce a menadito usi e costumi degli umani, un essere a parte del segreto dell' immortalità di quei cosetti piccoli deambulanti pieni di sangue e ossa... 

Caricherei David Bowie su un astronave, gli farei fare un giro e lo riporterei a casa, perché continui a spandere civiltà fra i barbari, perché ispiri altri uomini finché un giorno siano pronti ad abbracciare i veri segreti dell' universo.


sabato 31 gennaio 2015

IL RICORDO IMPRESSIONE DI UN LUNGO MOMENTO E GOYA




Sono entrato in cucina e al centro della tavola apparecchiata era posata una tondina di carne di manzo macinata cruda e condita. Per un istante ho ricordato lucidamente, ma ben ancorato a terra e fermo nell' uso della ragione, di quando l' energia ed io eravamo un' unica cosa... e non potevo fare ameno, guardando quella stessa "portata", quel "cibo", di vedere le carni straziate di un vivente privato della sua unica esistenza senza un rimorso, senza una punizione per chi il fatto avea commesso, senza una lacrima. 
Pazzo mi chiamavano allora, quando vedevo quello che vedevo. Perchè reale è un piatto di macinato condito con olio e sale e limone e pepe. Macinato che si mangia ed è buono, a seconda dei gusti più o meno... se in tartare di più. Per non parlare di rostelle di capra e costine di maiale... E se vedi pezzi di cadaveri dove è cibo sei pazzo. E' un problema spiegare la realtà ad un pazzo. E' un problema distinguere realtà e finzione, veglia e sogno...

"Il sonno della ragione genera mostri"? 

Ma vaffanculo Goya!





A RELOCATED CRAZY DIAMOND!!!





Questa roba è esagerata, mi piace davvero tanto averla scritta e rileggerla ma non è per tutti, su P2P non ha avuto molto successo perché nonostaste ci siano lettori che seguono entrambi i blog, so per certo che alcuni più cattivi seguono solo questo... Era un post cattivo quello linkato, forse ho sbagliato collocazione iniziale... Chiedo venia all' esercito delle 12 scimmie! Sempre attente alle parole del mago nel pagliaio



mercoledì 28 gennaio 2015

L' INCUBO PEGGIORE





"La mia famiglia d' origine e io ci trovavamo sulla battigia di una spiaggia che era stata nostra, poco prima che arrivasse lei... stavo cercando di scattare una foto a mio fratello, padre e madre ma sul fondo era anche l' anima di mio nonno. Eravamo più distanti di quanto richieda  scattare un ritratto di famiglia. Non riuscivo a trovare l' attimo giusto per scattare la foto, ero come impedito dal non riuscire a cogliere in posa l' anima del nonno e allora mia madre si è stufata e ha rinunciato.
Erano appena usciti tutti dai ranghi quando è arrivata lei".

"Lei e io ora siamo in auto e procediamo lungo una strada costiera, sono io che guido, giunto al tratto finale della galleria la carreggiata si fa rossa e umida. Le chiedo "ho le allucinazioni? Su cosa stiamo andando?". "Su del sangue idiota! Cosa pensavi?!"

"Arrivava della gente per linciarci, avevamo fatto qualcosa.
Io non ero per nulla preoccupato ma scendevo lungo il crinale mentre lei finiva fuori campo. Mi ritrovavo a camminare in una specie di favela, baracche dentro e vicino ad altre baracche, un villaggio di ultimi e disperati e ladri e fuggiaschi e forse assassini, si avvicinò il loro capo, indossava un cappuccio ma lo riconobbi, era F.F., il bullo delle medie. Non lo vedevo da vent' anni, era cambiato, ma era lui... "tu sei F.F. gli dissi!" e lui, stringendo i lacci del cappuccio per coprire il volto rispose intimandomi il silenzio e con un ghigno allusivo "Non più"

"Finalmente torna in scena lei (a quel punto già mi mancava) sta parlando con la donna di F.F., cercando di mettere a tacere la cosa in cambio di dieci chili di colombiana purissima, ma quella non ci sente.
Abbiamo sgozzato suo figlio con l' ombrello blu rotto che sporgeva dal finestrino e che avevo più volte considerato di buttare via, sempre troppo pigro per liberarmene, finché fu troppo tardi"

"Così arrivarono i gendarmi e uno in particolare, che mi conosceva per i miei precedenti, disse "Ci risiamo" e già sapevo che non me la sarei cavata con poco stavolta. Entrano in scena i miei genitori e mia madre dice "stavo guidando io, lui ha l' aggravante dei farmaci". Ma berretti da sbirro prendono a camminare come scarafaggi guardiani ovunque e allora fuggo disperato balzando oltre al guard rail correndo in direzione ovest, sotto il mare, sopra roccia. Da un lato il dolore acuto di allontanarmi da lei, dall' altro la consapevolezza della necessità di fuggire dalla prigione"

"Ho ucciso un bambino, mi vogliono arrestare, corro lontano e mi ritrovo su una mulattiera a picco sul mare che costeggia capanne abitate da transessuali bellissime. Queste, vedendomi correre e piangere, pensano soffra per amore e intonano un canto di sirene che parla di come si possa rinascere solo dopo aver toccato il fondo, ho paura di metterle al corrente su quanto si sbaglino"

"Ora sto scappando dall' alto in basso, come da bambino in campagna salto giù per le fasce, una dopo l' altra, fino a saltare dentro il tettuccio di una vecchia ford fiesta parcheggiata su uno spiazzo ghiaioso di quella campagna.
Sono seduto sul sedile del passeggero e al volante c'è una donna di colore che parla al telefono. Faccio per scendere e si capisce che sono in fuga... in qualche lingua lei dice al suo interlocutore telefonico di attendere un attimo...
Sono già sceso dall' auto lei attira la mia attenzione e mi guarda negli occhi, non dice niente ma so cosa vuole dire, cosa mi sta offrendo contro ogni logica... allungo la mano aperta sul finestrino e lei allunga la sua, mi sorride anche con gli occhi"

Mi sveglio in lacrime.








venerdì 23 gennaio 2015

SPIRITO D' ADATTAMENTO E SOPRAVVIVENZA DELLA SPECIE



Intanto vorrei invitare il lettori di Pearls a riconoscere nella penna di Justinian una penna solo appena meno matura e più critica, scanzonata. Diciamo tranquillamente che Justinian rispetto a magonelpagliaio (aka Pearl), ha il vantaggio della lingua scevra da peli e la potenza dei voli pindarici violenti.
Ovviamente si può scegliere secondo il gusto, ma soprattutto si deve scegliere, purtroppo, in funzione della disponibilità del tempo da dedicare alla lettura dei blog. Ad ogni modo, per fugare ogni dubbio, in massima trasparenza vi dico: sono sempre io, Justinian e Mago e Pearl. Pseudonimi diversi per periodi diversi nell' arco di qualche anno fra gli ultimi.
Passiamo all' argomento della giornata...

Secondo zio Darwin, l' evoluzione della specie è fondata sullo spirito d' adattamento, per cui il vivente che meglio riesce ad adattare le sue caratteristiche all' ambiente, avrà la facoltà di riprodursi e procrastinare la specie, trasmettendo i geni alla prole, quest' ultima a sua volta dovrà adattarsi e lottare con gli appartenenti alla sua generazione per prevalere nella scelta del partner per la riproduzione, operata dalle femmine.
Questo vale per il Bonobo come per l' Uomo. Ma a noi interessa l' uomo, in questo contesto, nonostante la naturale invidia per il simpatico bonobo.
Al giorno d' oggi chi è l' uomo che si adatta e si riproduce?
A supporto della tesi che andrò a suffragare e per introdurre l' argomento, vi rimando alla lettura del titolo (data la testata su cui capeggia è probabilmente inutile leggere l' intero articolo) di quest' indagine pubblicata a ottobre 2014.
L' essere umano che si riproduce al giorno d' oggi è quello che "se lo può permettere". Sono gli oneri economici e quantificabili, addirittra monetizzabili, a stabilire l' ostacolo alla venuta al mondo di una nuova vita. Non si riproduce il più forte o il più bello o, soprattutto, il più sano. Si riproduce il più ricco.
Credo che inavvertitamente (nel senso che il popolo non è stato avvertito) il potere abbia imposto un rigido regime fiscale sui nascituri.
In questo genere di contesto, in cui la sopravvivenza è legata al possesso o meno della somma di denaro necessaria e sufficiente all' approvvigionamento dei generi necessari al mantenimento in vita di sé stessi e dell' eventuale tribù, come si manifesta lo spirito d' adattamento? L' uomo che si riproduce, al giorno d' oggi, cioè quello che si sa adattare all' ambiente e con esso interagisce in funzione di trarre dei vantaggi nella corsa all' accompiamento chi è?
Uno che puoi piazzarlo su qualsiasi gradino della scala sociale e troverà il modo di "fare soldi".
In quale sulfureo terreno si nascondono le radici di un simile disegno sociale?
Le radici sono piantate saldamente nei meandri sinaptici di questo pover' uomo, inventore di fatto dell' economia contemporanea.

Ora vi somministrerò un quiz sulla comprensione del testo, per ottenere il massimo del punteggio non è necessario essere scienziati:

1) Al fine di scongiurare il pericolo (seppur remoto) dell' estinzione 

     è più importante che si riproducano, sopravvivano:

a) I ricchi
b) I sani

2) I ricchi e i poveri sono:

a) Tutti malati  
b) Un po' sani un po' malati
c) tutti sani
d) un gruppo musicale anni sessanta

3) Chi ha la responsabilità di preservare la specie e di scongiurare l' estinzione?

a) I generali degli eserciti
b) I broker di Wall Street 
c) Il presidente Obama
d) L' ONU
e) La classe dirigente
f) Batman
g) I ricchi
h) I poveri
  

Dal momento che la terza domanda è la più difficile, dal momento che presenta insidie, trabocchetti e molte possibili risposte vi aiuterò. Anche dal momento che la risposta della 3) è collegata alla domanda 4)...


4) Secondo voi, Batman, sta facendo un buon lavoro?:

a) si
b) no

5) Secondo voi quanto tempo occorre a un militare di professione medio e di basso grado, quindi povero, per comprendere a pieno il senso di questo post?:

a) La comprensione è immediata
b) Una porzione di tempo proporzionata alle distanze siderali
c) con un po' d' aiuto ce la fa
d) se costruisci un' arma che spiega il post e gliela metti in mano 
    capisce subito

6) Secondo voi per cambiare lo stato delle cose ci vuole:

a) rivoluzione violenta
b) rivoluzione culturale

7) Secondo voi, la pena giusta da applicare a un ricco docente 
    universitario che si scaglia contro la popolarizzazione della 
    cultura è:

a) diffamazione
b) stalking
c) minacce
d) lesioni gravi
e) licenziamento

Potete inviare le vostre risposte al quiz all' indirizzo e-mail magonelpagliaio@gmail.com.
Vi risponderò con la valutazione della vostra idoneità alla procreazione e in caso di intellettuali maschi sfigati, magari vi mando anche la materia prima...

 Buona giornata da Giustino!

 

martedì 20 gennaio 2015

LO SFOGO DI UN AMICO


Oggi sono uscito dall' ufficio parecchio incazzato.
Non ero sereno perché mi ero svegliato dieci ore prima, avevo dedicato circa un' ora a un hobby impegnativo prima di iniziare a lavorare, poi avevo lavorato in ufficio a della roba parecchio ripetitiva e noiosa, ma che richiedeva un certo grado di attenzione, il tutto fra il via vai dei clienti che disturbavano con il loro vociare. Dopo quaranta minuti di meritata pausa pranzo mi sono rimesso con passione e entusiasmo ad occuparmi dello stesso hobby del mattino. Infatti dal momento che sono un laureato in lettere impiegato in uno studio di ragioneria cerco di dedicare alla mia unica passione, la scrittura, ogni momento libero.
La pausa pranzo di oggi, dal punto di vista poetico, mi ha dato soddisfazione.
Forse non ho nemmeno sfiorato le vette auliche di Erri De Luca e sicuramente non ho consegnato nemmeno una riga all' immortalità. Ma in due ore sono riuscito a postare su ben sei dei quindici blog con advertising che gestisco nella speranza della botta di culo di un click sul banner: gli unici soldi che un poeta può pensare di guadagnare scrivendo ai nostri giorni... l' immenso Edoardo Sanguineti è l' esempio morto.
Mentre tornavo in ufficio pensavo che nemmeno tutta quella pila di scartoffie, che una volta sistemata avrei dovuto firmare, timbrare e infine fotocopiare, poteva intaccare la ventata di buon umore portata
dal fiume di parole che era scorso in quelle dolci ore del meriggio, quando la canicola dipinge la mia terra di magia, se non fa un freddo porco perché è gennaio. Invece...
Dopo altre tre ore di adempimenti fantozziani e discorsi farciti di lamentele inverosimili percepite storpiate attraverso la porta della stanza del capo (un miscuglio di latrati e stridii e sbuffi più che altro) lui finalmente esce dall' antro di satana, accompagna l' ultimo della giornata alla porta e inizia a prendersela con me.
Ho letto sul tuo blog quello che hai scritto su di me. Effettivamente avevo la coda di paglia, uno dei sei post del pomeriggio rappresentava una parodia del mio capo che credevo più velata. In breve mi sono trovato alle corde e data la natura sanguigna del mio boss, che non lascia spazio ad ampie speculazioni sulla relatività delle opinioni o almeno sulla potenziale differenza delle prospettive, gli ho dato del ritardato e me ne sono andato sbattendo la porta.

Ma a ricordarmi che la vita può essere meravigliosa, appena uscito dall' ufficio, che si trova nel centro geometrico di una città riconvertita ad uso di casa di riposo a cielo aperto, mi sono imbattuto nell' amico fraterno Paolo.
Paolo è raro incontrarlo, raro a tal punto che non ho provato nemmeno quel pizzico di rimpianto che provo quando un' inaspettata occasione sociale ma pressante si frappone fra me, la mia solitudine, la scrittura.
"Ehi Paolo come va?" abbracci e baci di rito. "Che ci fai da ste parti?".
"Ma guarda non mi dire niente, ho avuto un po' di casini con il vecchio lavoro, poi mio padre non stava tanto bene, un po' di nostalgia e ho deciso di tornare".
"Potevi avvisare! Comunque bene dai, tu come stai?"
"Ma guarda, purtroppo ho dovuto riprendere con lo Xanax e lo psichiatra mi ha addirittura proposto un antidepressivo... però mi sono informato e pare che a smaltire gli effetti negativi sulla libido ti ci andrebbero poi dieci anni consecutivi di party a casa di Hugh Hefner tutte le sere... quindi me la farò passare con lo sport..."
"Biliardo?" dico io.
"Petanca" risponde.
Nel frattempo Paolo mi racconta che ha già trovato lavoro presso un' agenzia immobiliare, gli chiedo come si trovi e comincia con uno sfogo da manuale...
Mi dice che in ufficio lavorano il proprietario e lui e che c'è poi una biondina carina ma inutile che di norma fa i giri a mostrare gli immobili. Mi racconta di come svolga per lo più mansioni di segreteria eccetera, fotocopie, giroconti. Fra i vari motivi per cui odia lavorare col suo capo, mi dice, c'è che il cazzone tiene accesa dal mattino alla sera la radio su una stazione che è la più sputtanata e commerciale di tutta l' etere dopo Radio Maria. Mi dice di come lui più volte, educatamente, abbia provato a lanciare frecciate magari ripetendo e commentando la castroneria che in quel momento aveva detto lo speacker di turno. La risposta del capo era sempre la stessa "Ma tanto non la sento, sta li di sottofondo, per compagnia". Paolo mi dice le possibilità sono quindi tre:
1) E' sordo
2) Non ha un ronzio cerebrale che eventualmente gli riempia un silenzio assoluto che evidentemente
    lo spaventa
3) Non ha la forza di lottare con la sua solitudine fino all' orario di chiusura per poi pagare un' escort
    ucraina
"Io proprio quel cazzo di radio non la sopporto" continua Paolo, "mi incasina i pensieri, mi distrae, mi aggroviglia le idee, mi manda in merda, mi fanno incazzare le puttanate che escono da quelle bocche di merda strapagate... e oggi s'è toccato l' apice..."
"Tipo?" chiedo io.
"Hai presente che ti dico che mi entra in testa?"
"Eh!"
"Oggi è sembrato vero... me ne stavo li a fare cazzo di fotocopie alle 16,25 in punto. Andava in onda lo stesso programma che va in onda tutti i giorni: due cretini mettono musica di merda, spinta da quelle ultime due multinazionali dell' industria musicale che non riuscirebbero a produrre roba di qualità nemmeno se resuscitassero De André e Endrigo o almeno Jimi Hendrix e Janis Joplin, e interagiscono con il pubblico. A un certo punto, facendo le fotocopie, mi sono ritrovato a pensare con un orecchio alla mia condizione di paziente psichiatrico costretto agli ansiolitici per avere una vita normale, e che dovrebbe fare un pensiero serio a rinunciare a un po' di libido prima di buttarsi da un palazzo, e con l' altro alla radio... e cosa sento con l' orecchio della radio?
Uno dei due cazzoni dice: Roberto da Bergamo ci scrive: "Ormai mi faccio schifo da solo, faccio una vita di merda che non mi appartiene, non mi riconosco più"... Ma Roberto Risponde La Merda ci sono ottimi psicofarmaci al giorno d' oggi, esci di casa e raggiungi la farmacia più vicina!"
Adesso non so te quanto sia soddisfatto della tua vita e quanto ti piaccia, ma un minchione raccomandato e strapagato per incrementare le vendite di prodotti di ingegno di indubbia pessima qualità, deontologicamente, lavorando su una delle radio più seguite da tutti i minchioni decerebrati che costituiscono l' accozzaglia informe del nostro popolo... può prendersi la briga di sparare così a zero e perculare uno che magari se gli avessero messo un pianoforte in mano a 3 anni ora era Beethoveen e invece magari guida i tir pieni di ricotta sull' autostrada di notte?
Io non voglio le dimissioni, io voglio il lin-cia-ggio, su pubblica piazza, di quest' imbecille strapagato per perculare gente che lavora e che soffre... Senza contare quel 25% della popolazione che è paziente psichiatrica... Quell' altro 48% che ci fa un pensiero serio al giorno.

 "Sono d' accordo" dico.

E poi penso fra me e me che quando uno arriva a casa e fa una strage, magari ha semplicemente avuto una giornata che si avvicina alla somma del quoziente medio di frustrazione di queste nostre due giornate, la mia e quella di Paolo.




lunedì 19 gennaio 2015

RIFLESSIONI - GAMING ONLINE



Recentemente mi è capitato di rileggere questo articolo del 2013 sul poker online.
L' ho trovato geniale e lungimirante. Nel periodo in cui fu pubblicato infatti sui forum le voci dei players erano quasi unanimi nell' auspicare un ottimistico miglioramento della situazione delle room italiane. Tutti gli opinion leader più osannati sostenevano che finché ci sarebbe stato qualcuno che depositava, ci sarebbero stati "soldi da stampare", come amano dire i players.
A distanza di quasi due anni da allora, ma anche prima, la situazione è molto cambiata e anche l' umore sui forum non è più lo stesso.
Gli stessi giocatori che fino al 2013 pensavano che il mercato del TH online si sarebbe ripreso o comunque alimentato in qualche modo, lamentano lo scarso traffico anche sulle principali room.
L' Agenzia delle Entrate ha segnalato un calo di circa il 30% negli ultimi mesi e la situazione non sembra migliorare. Secondo gli esperti le concause di questa debacle sarebbero la mancanza di una liquidità europea condivisa, ovvero l' apertura delle sale europee ai giocatori italiani e viceversa e la fine del periodo magico in cui il THNL era il gioco di moda... Molti dei vecchi clienti ricreativi si sarebbero infatti reindirizzati ad altre forme di svago online quali casino e betting.
Per quanti amano il poker texano e lo hanno studiato con passione, magari dedicandoci intere giornate, è una vera sofferenza. Oltre infatti al danno economico subito da aziende, regular player, AAMS, ente esattore, si viene a indebolire un mondo fatto anche di folklore e amicizie e divertimento, che rischia così di scomparire.
Il mio pensiero riguardo a chi ha gestito la cosa è che come al solito il legislatore abbia agito con troppa rapacità e nessuna lungimiranza, gestendo una potenziale miniera d' oro alla stregua di una latrina. Ma d'altronde se mandiamo a governare un paese e promulgare leggi, persone che non avrebbero competenze superiori a quelle necessarie a igienizzare i cessi, non c'è da stupirsi.
Per quanto riguarda invece l' utilizzatore ultimo del servizio "gaming online" penso questo:
se un lavoratore responsabilmente sa di poter dedicare al gioco una certa somma, se desidera avere una qualche possibilità di non vedere sicuramente sparire quella somma più o meno velocemente, dovrebbe studiare le basi dell' hold'em su un forum, aprire un conto su una poker room, abituarsi al software giocando senza real money, poi versare i suoi 50 € e giocare un paio di tavoli col big blind a 0,02 €. Passa il tempo, si diverte e se poi impara a vincere, migliora, guadagna e vuole cimentarsi ad altri livelli è libero di farlo.
Io sono convinto che il giocatore di giochi da tavolo del casino non sia diverso dal ludopatico che mette e mette e mette monete nella macchinetta al bar. Gente che cerca l' adrenalina e che prova piacere nel perdere, come Antonida Vasil'evna .
Il poker è uno skill game. E' diverso!
Ad ogni modo, se potete evitare di giocare soldi attaccatti ad un computer per ingrassare (poco di sti tempi) cordate di imprenditori, ma starvene all' aria aperta... fatelo.
Se proprio non potete, cercate la poker room più vicina!

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L' IMPORTANZA DELLA FUGA


Scrivere dei post affascinanti, ricevere visite... è dura la vita del blogger colto che tenta di sfondare con contenuti magari intellettuali o esoterici, a tratti esotici... cercando di evitare quelli e-r-otici... 
Ma oggi sono stanco di nuotare negli abissi del web pesciolino fra il plancton, mentre gli squali intorno a me si accapparrano fama, potere e denaro: oggi scriverò sulla fuga.
Perché la fuga è un argomento che attira ed è un oggetto che attira a prescindere. Una bella fuga sul filo del rasoio (che la rende scevra di ostacoli anche per lingua meno sciolta) attira visite e magari banners a tema che qualche appassionato della fuga potrebbe clickare, facendomi guadagnare 0,03 €... l' inizio della mia fuga ai tropici.
La fuga è mobile, qual piuma al vento, nessuno scappa da fermo.
Donne in cerca di guai hanno fughe spettacolari quando li trovano, i guai spesso possono prenderne atto. 
Cosa fanno i sacerdoti birichini quando scappano con la cassa della parrocchia?... Si danno alla fuga! Come si da alla fuga d' alto bordo il gambler da casino non appena ha vinto un bel malloppo, se è furbo!
Alla fuga si danno anche i ragazzini un po' onanisti quando la mamma li insegue col mattarello urlandogli che diventeranno ciechi, all' ennesima sospetta incrostazione della superficie inadatta.
Si danno alla fuga a pagamento anche tante mie idee spesso, progetti sofisticati e precisi, entusiasmanti in partenza, sogni apparentemente realizzabili se pur al costo di enormi fatiche.
Capita anche alla fuga stessa di fuggire a volte, se la insegui troppo incapronito.
 Il ciclista, come tutti gli esseri umani, sta solo cercando un' altra fuga. 
C' è stato un anno in cui un grosso magnate Statiunitense dei media, fondatore di un' interessante rivista specializzata in fughe, ha organizzato un party di compleanno durante il quale l' attrazione principale sarebbero state le detenute di un famoso carcere in abiti succinti. Il party fu reclamizzato come il "Fuga da Alcatraz Party"
Ma tornando entro i confini nazionali: "Fuga di cervelli" o "Solo fuga nel cervello"?
Come si creano la "dubbia utilità", la "dubbia soluzione", e la "dubbia ragione"?
Ovviamente "fugando ogni dubbio". Ok. Questa vi richiederà circa un' ora e poi non riderete comunque, quindi vado a nascondermi dove non possiate trovarmi, inizio insomma una fuga fine a se stessa, da me stesso, verso il successo. Cosa? E' successo cosa? Niente. Viva la fuga! Di idee? No. La fuga riuscita. Quella di Bach? Esatto, la fuga di Bach in re minore. Ma Bach aveva la fuga in testa? In testa e fra le dita. Ma se io la ascolto non posso avere la fuga altrove che nelle orecchie... tipo Linda Lovelace.

Buona giornata.





domenica 18 gennaio 2015

BERLUSCONI E' MORTO

Berlusconi è morto in un incidente di percorso nel 1969. Ha smesso di pensare all' amore. In arresto cardiaco ha condotto traffici vari per quasi mezzo secolo e ha iniziato a comprare la figa. Un giovane artista e poeta che cantava e scriveva poesie ha strappato il proprio cuore dal petto per obliarlo in un sotterraneo blindato. Berlusconi è morto nei sogni del popolo oppresso centinaia di volte ed altre mille è rinato nelle illusioni delle cariatidi. Berlusconi ha partorito dal deretano una nuova classe dirigente che puzza di traffici vecchi e stantii, di crimine in formalina. Berlusconi è stato rianimato svariate volte dopo attentati dinamitardi di giullaristi di partito e scribacchini asserviti. Marius Jacob, in arte Lupin, anarchico francese idolo del rapinatore anarchico Bonnot, aveva in camera, da bambino, il poster di Berlusconi al karaoke di Cologno Monzese... Cantava "Si può dare di più" con Maurizio Costanzo e Mike Bongiorno.
Silvio Berlusconi è morto ma tanto c' è una schiera di sosia e cloni pronta a procrastinarlo finché morte non ci separi, la nostra. Ci sono gli emuli anche, guardiani di muli, padroni asserviti ad altri più sporadici rarefatti e volatili, diafani.
Occuparsi di politica in maniera coscienziosa e matura, concreta e realista, in questi tempi di totalitarismo, significa purtroppo limitarsi a constatare l' impotenza con coerenzi, di coerenzi, si tratta. Ma se fosse un altro non saremmo più prodi... 
Coltiva l' orto, casomai venisse il giorno di poterlo concimare con un torto. 

Buonagiornata da Giustino