lunedì 19 gennaio 2015

L' IMPORTANZA DELLA FUGA


Scrivere dei post affascinanti, ricevere visite... è dura la vita del blogger colto che tenta di sfondare con contenuti magari intellettuali o esoterici, a tratti esotici... cercando di evitare quelli e-r-otici... 
Ma oggi sono stanco di nuotare negli abissi del web pesciolino fra il plancton, mentre gli squali intorno a me si accapparrano fama, potere e denaro: oggi scriverò sulla fuga.
Perché la fuga è un argomento che attira ed è un oggetto che attira a prescindere. Una bella fuga sul filo del rasoio (che la rende scevra di ostacoli anche per lingua meno sciolta) attira visite e magari banners a tema che qualche appassionato della fuga potrebbe clickare, facendomi guadagnare 0,03 €... l' inizio della mia fuga ai tropici.
La fuga è mobile, qual piuma al vento, nessuno scappa da fermo.
Donne in cerca di guai hanno fughe spettacolari quando li trovano, i guai spesso possono prenderne atto. 
Cosa fanno i sacerdoti birichini quando scappano con la cassa della parrocchia?... Si danno alla fuga! Come si da alla fuga d' alto bordo il gambler da casino non appena ha vinto un bel malloppo, se è furbo!
Alla fuga si danno anche i ragazzini un po' onanisti quando la mamma li insegue col mattarello urlandogli che diventeranno ciechi, all' ennesima sospetta incrostazione della superficie inadatta.
Si danno alla fuga a pagamento anche tante mie idee spesso, progetti sofisticati e precisi, entusiasmanti in partenza, sogni apparentemente realizzabili se pur al costo di enormi fatiche.
Capita anche alla fuga stessa di fuggire a volte, se la insegui troppo incapronito.
 Il ciclista, come tutti gli esseri umani, sta solo cercando un' altra fuga. 
C' è stato un anno in cui un grosso magnate Statiunitense dei media, fondatore di un' interessante rivista specializzata in fughe, ha organizzato un party di compleanno durante il quale l' attrazione principale sarebbero state le detenute di un famoso carcere in abiti succinti. Il party fu reclamizzato come il "Fuga da Alcatraz Party"
Ma tornando entro i confini nazionali: "Fuga di cervelli" o "Solo fuga nel cervello"?
Come si creano la "dubbia utilità", la "dubbia soluzione", e la "dubbia ragione"?
Ovviamente "fugando ogni dubbio". Ok. Questa vi richiederà circa un' ora e poi non riderete comunque, quindi vado a nascondermi dove non possiate trovarmi, inizio insomma una fuga fine a se stessa, da me stesso, verso il successo. Cosa? E' successo cosa? Niente. Viva la fuga! Di idee? No. La fuga riuscita. Quella di Bach? Esatto, la fuga di Bach in re minore. Ma Bach aveva la fuga in testa? In testa e fra le dita. Ma se io la ascolto non posso avere la fuga altrove che nelle orecchie... tipo Linda Lovelace.

Buona giornata.





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