martedì 29 marzo 2011

Occhi smeraldini di ramarro...


"Solo l' Amore divino conferisce le chiavi della conoscenza"


C'è stato un tempo in cui ero ateo e anticlericale... i dogmi religiosi mi sembravano solo vuoti manierismi folkloristici e superstiziosi. Poi passai ad una prospettiva miscredente. La causa del mutamento fu principalmente culturale. Quando da bambino pensavo a cosa avrei voluto fare da grande in realtà non mi importava molto... Sapevo ciò che volevo essere: un genio. Il tipo di sensibilità da cui ero affetto (storpio volontariamente il lessico) mi portò ben presto a subire fascinazione e provare curiosità verso le grandi figure di rottura, fossero esse legate al mondo dell' arte, della scienza, della politica. Ebbi un periodo in cui mi dedicai costantemente alle arti figurative e studiai approfonditamente artisti definiti geniali. Cercavo di entrare in sintonia col pensiero di questi eroi della mente ormai scomparsi e fu così che autonomamente forgiai il mio senso critico e la mia creatività. Non vorrei essere frainteso, non ho mai abbracciato la prospettiva di alcuno. Non ho mai metabolizzato l' insegnamento di nessuno, perchè l' unico modo di inventare qualcosa di davvero nuovo, l' unica possibilità di dare un apporto personale, un impeto creativo definitivo è fare tabula rasa.
Comunque credo di aver tratto enorme giovamento dal confronto con queste grandi menti. Fu approcciando la classicità e l' esegesi contemporanea della stessa che divenni miscredente. Alcuni musicisti negli anni '60 hanno più o meno consciamente ripreso prospettive proprie di poeti romantici, che a loro volta guardavano ad archetipi presenti fra gli uomini da milioni di anni.
In gioventù ho utilizzato sostanze stupefacenti, senza mai abusarne, e tranne le prime esperienze, mai con finalità ludiche. Mi sono limitato alla cannabis, l' alcool e l' assenzio. Ho scoperto a mie spese che un uso non ottimale delle sostanze, ai fini della ricerca, può essere doloroso e traumatico. Sono anni che ho interrotto l' assunzione di alcunchè, perchè incapace di controllare le esperienze. Il periodo cui ho fatto riferimento è comunque stato utile ad esperire stati di coscenza attraverso i quali ho intuito sempre più presenti componenti impalpabili della realtà. Forze, energie non esperibili attraverso un apparato cognitivo "non altro". Le vibrazioni indotte dalle sostanze aprono quelle che il poeta e grafico visionario W. Blacke definì doors of perception. Con buona pace dei fricchettoni che abusano del termine e lo fraintendono senza ritegno, mistificando le loro debolezze e la conseguente attitudine all' evasione e alla fuga.
Ciò che ho intuito nel corso dei miei viaggi è che la realtà è una, seppur molto sfaccettata. Ciò rende paradossale quanto inutile qualsiasi atteggiamento o velleità di fuga.
All' età di 23 anni ebbi la mia visione. A differenza dei giovani guerrieri Sioux, per i quali la visione è una ricerca conscia ed il rito di iniziazione alla società adulta, per me fu purtroppo casuale ed involontaria, tanto che ne risentii gravemente. Le tecniche che mi portarono alla alterazione della coscenza furono le medesime: alterazione del ciclo circadiano e digiuno. la differenza fu un' involontaria intossicazione grave e l' assenza completa di una guida. Precipitai all' inferno.
Nel corso degli anni successivi mi accade ancora diverse volte e ogni volta riuscivo comunque a tornare dai miei sogni sciamanici. 
Poi fu la volta della definitiva rivelazione, una notte in cui avevo definitivamente compromesso la mia posizione agli occhi della società costituita in nome di Amore, quello stesso Amore di cui Dante parla nella Commedia, ultimo verso... una notte folle di ribellione, rivolta e rabbia cieca e calcolata... vidi una gigante deflagrazione verde acqua nel cielo stellato ed estivo di una collina raggiunta per nascondermi. 
Occhi smeraldini di ramarro... 
Anni dopo chiesi ad un astronomo cosa avessi osservato e lui affermò che ero stato il fortunato osservatore dui un meteoroide in traiettoria frontale. Osservatori professionisti possono non osservare mai il fenomeno in tutta la vita... 
Vi racconto seppur ermeticamente questo evento, col fine di illustrarvi la mia prospettiva sincretica di scienza e fede.
Per quanto mi riguarda il sacro è presente, esiste, la volontà è amore e libertà, l' uno vive in funzione dell' altra.
Compito nostro individuare il nemico che essica il sentimento e distruggerlo, per tornare a vivere.




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